ABSTRACT 10 maggio 2013 ISCRIZIONE A QUOTA RIDOTTA 30 giugno 2013 PRENOTAZIONI ALBERGHIERE 7 giugno 2013 PRE-RICHIESTA AIFA 3 giugno 2013
Palazzo Ducale
L’imponente Palazzo Ducale - noto anche come Palazzo della Signoria e, più tardi, come Palazzo Pubblico - è ora sede dell’Amministrazione provinciale di Lucca. L’edificio sorge sull'area della famosa Augusta, la fortezza fatta erigere da Castruccio Castracani nel 1322 e demolita quarant'anni dopo. Una parte della massiccia costruzione fu risparmiata e divenne sede del Consiglio degli Anziani della Repubblica lucchese. Il palazzo subì alcuni ampliamenti e restauri nel corso del Quattrocento, ma nel 1576 fu gravemente danneggiato per l'esplosione della polveriera, colpita da un fulmine. Poco dopo, Bartolomeo Ammannati fu incaricato di ricostruire completamente l’edificio. In particolare, l’Ammannati realizzò l'ala sinistra del palazzo, dove si ammira ancora oggi la bella loggia che s’affaccia sul cortile degli Svizzeri e su piazza Napoleone. Il progetto globale restò incompiuto. All’inizio del Settecento Filippo Juvarra presentò due progetti: il primo, forse troppo oneroso, fu subito accantonato; il secondo fu accettato e fu così possibile completare la facciata, costruire l’ala nord con l’ingresso monumentale, e restaurare il secondo cortile. Mancava ancora il lato occidentale. Solo nel 1806 il regio architetto Lorenzo Nottolini pose mano alla completa risistemazione del palazzo - in senso neoclassico - e dell’intera piazza. Il notevole intervento ottocentesco fu patrocinato prima da Elisa Bonaparte Baciocchi e poi - dal 1819 - dalla duchessa Maria Luisa di Borbone. Dopo l’unificazione d’Italia, il Palazzo divenne proprietà dei Savoia ed il suo patrimonio finì disperso nelle varie case reali. Ciò nonostante, si possono ancora ammirare: la Galleria delle Statue, la Sala degli Svizzeri, la Sala degli Staffieri, la Loggia degli Ammannati e poco altro.
Oltre agli uffici della Provincia, il Palazzo ospita vari enti: l'Istituzione Centro Tradizioni Popolari, la Fondazione Paolo Cresci per la Storia dell'Emigrazione Italiana, l'Istituto Storico Lucchese, l'Istituto per la Resistenza, il Forum Unesco, l'Accademia Lucchese delle Scienze Lettere ed Arti, l'Istituto di Studi Calabresi e il Museo del Risorgimento.