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Anche la dermatologia, come altre specialità, conta le sue patologie oncologiche. Dal melanoma al NMSC e tumori maligni più rari come i sarcomi ed il carcinoma di Merkel.
A questa branca super specialistica più tradizionale ormai da anni se ne affianca una legata alle maggiori capacità terapeutiche nell’ambito oncologico.
Infatti il progresso dato da diagnosi precoce ed approcci terapeutici innovativi ha di molto aumentato la sopravvivenza dei pazienti oncologici e di conseguenza il loro numero che
supera ad esempio quello dei pazienti con psoriasi, ma a discapito di effetti collaterali che spesso coinvolgono cute ed annessi rendendo l’operato del dermatologo di fatto indispensabile.
La consulenza dermatologica è necessaria per il proseguimento delle terapie antitumorali gestendo al meglio gli effetti collaterali di sua competenza il dermatologo riduce la gravità di patologie che potrebbero richiedere la sospensione di terapie salvavita. L’approccio al paziente oncologico si è fatto quindi sempre più multidisciplinare.
Il modello di cura che si prefigge questo risultato, esiste già in diversi paesi e consente una migliore adesione e personalizzazione della terapia con conseguente maggiore efficacia.
Questo modello si prefigge inoltre una presa in carico del paziente in tutte le fasi della malattia, migliorando la risposta ai trattamenti e favorendo il tempestivo accesso a terapie
riabilitative che permettono la gestione di un vero e proprio cambiamento della loro immagine corporea determinato dalla patologia e dalle terapie.
In quest’ottica il contributo del dermatologo sarà non solo quello della prevenzione, riduzione e gestione degli effetti collaterali della terapia oncologica, (oncosupportive dermatology)
ma anche quello di permettere un inserimento sociale più veloce e sereno attraverso la riduzione delle stigmate di malattia (tatuaggio da radioterapia/cicatrici) ed un controllo dermo-cosmetologico adeguato con i mezzi anche strumentali di cui la dermatologia plastica si avvale.
Per adempiere a questo importante compito il dermatologo dovrà sviluppare conoscenze specifiche sugli effetti collaterali su cute ed annessi delle terapie oncologiche e sulle modalità più idonee per prevenirli e contrastarli e di concerto con gli altri specialisti stabilire adeguate tempistiche di intervento.
Affinare e contrastare queste capacità per metterle al servizio del paziente è lo scopo della rete che già da più di un anno sta operando per la formazione dei medici che vi aderiscono.