ABSTRACT 10 maggio 2013 ISCRIZIONE A QUOTA RIDOTTA 30 giugno 2013 PRENOTAZIONI ALBERGHIERE 7 giugno 2013 PRE-RICHIESTA AIFA 3 giugno 2013
Museo Nazionale di Palazzo Mansi
Palazzo Mansi, che sorge in Via Galli Tassi, fu eretto negli anni a cavallo fra il Cinquecento ed il Seicento, abbattendo vecchie costruzioni e accorpandone altre. L’attuale aspetto esterno e sistemazione interna - soprattutto delle volte e delle pareti - sono il risultato di una lunga serie di lavori e rifacimenti, iniziati nella seconda metà del Seicento e conclusi nel Settecento inoltrato.
Assai caratteristica è la forma dello scalone: ad unica rampa, esso percorre la facciata esterna e sbocca al piano nobile in un loggiato che si apre sul giardino. Dall'atrio del piano terreno si accede all'appartamento estivo, ornato da notevoli affreschi del Sei-Settecento. Il piano nobile è caratterizzato da sale riccamente decorate, con arredi del XVII e XVIII secolo ed arazzi fiamminghi. Il Palazzo fu acquistato dallo Stato nel 1965, per diventare - nel 1977 - Pinacoteca e secondo Museo Nazionale, dopo quello di Villa Guinigi. L’esposizione museale si trova nelle sale che ospitavano un tempo la ricca collezione-quadreria dei Mansi, venduta dall’ultimo duca di Lucca - Carlo Ludovico di Borbone - quando dovette abbandonare la città (1847). La parte più cospicua della Pinacoteca si deve alla donazione del Granduca Leopoldo II di Toscana, quando la città fu annessa al Granducato lorenese. Fra i molti capolavori che essa contiene, ci limitiamo a segnalare: il prezioso Ritratto di giovinetto, opera cinquecentesca del Pontormo, e la tavola con La continenza di Scipione, dipinta dal Beccafumi, pure dei primi decenni del Cinquecento.
Il percorso classico inizia con la visita alla famosa sala degli specchi. Si prosegue col salone della musica, affrescato da Giovan Gioseffo del Sole, da cui si accede alla piccola cappella del palazzo, e ai tre salotti tappezzati di arazzi fiamminghi. Dopo ci troviamo nella Pinacoteca vera e propria.
Molto interessanti i mobili del palazzo, di epoche comprese tra il Seicento ed il Settecento, che sono tra i pochi ad essere conservati dell'arredo originario. Dal terzo salotto si accede alla nota Sala dell'Alcova, o “Camera degli Sposi” allestita tra il XVII ed il XVIII secolo, con tappezzerie in raso ricamate. Splendido esemplare di artigianato il letto a baldacchino, ricamato in velluto, separato dal resto della sala da un arco in legno intagliato e dorato che poggia su cariatidi. L’appartamento monumentale, un tempo vanto del palazzo, è ora fulcro del Museo. Splendidamente conservata, adornata di sete ed arazzi stupendi, di ori, di stucchi e decorazioni in legno finemente intagliato, la camera è un vero gioiello d’arte e di bellezza.
Nelle sale seguenti si trovano dipinti e mobili che provengono da collezioni private cittadine o per lasciti o per acquisti. Nel mezzanino è presente un laboratorio di tessitura artigianale, mentre un'altra zona del Palazzo, appositamente allestita, ospita la sezione Didattica dei musei Lucchesi.